Luca Coser propone un’arte apparentemente semplice, senza eccessi ne tentativi di stupire, che tuttavia cattura le nostre attenzioni con la sua coltre di enigmi da risolvere. Con i suoi soggetti difficilmente decifrabili, frutto apparente di una ricerca recondita, privata ed attenta, Luca Coser propone astrattismi molteplici, surreali e melanconici, quasi fossero tesi a richiamare nello spettatore un’esperienza personale vissuta che lo colleghi all’opera. Le sue composizioni, frutto di una grande interiorizzazione dell’esperienza, si manifestano di fronte a noi come catalizzatori di ricordi, di subconscio; ci invogliano ad essere comprese. Questo è a mio parere il punto di forza più saldo dell’opera di Coser: Nonostante l’apparente leggerezza e semplicità del suo lavoro, una volta che l’occhio vi si posa, non riesce più a staccarvisi senza prima aver trovato una chiave di lettura accettabile. A cosa somiglia? Cosa mi ricorda? Cosa sembra? Ogni senso è teso a cercare di comprendere. L’opera di Coser ci chiede di essere capita ed interiorizzata da ognuno di noi. Può trattarsi dell’odore di una pianta sentito una volta durante una vacanza, di quella voce nella mente che sorge nei momenti di solitudine, il sapore di un ricordo che credevamo rimosso, nulla è lasciato al caso. Tutto quanto l’operato dell’artista è teso a far lavorare la nostra mente ad una strenua ricerca di un significato originario, proprio come egli fa quando concepisce una sua opera. Sembra quasi un dono che ci viene fatto, il dono di poter fare nostro qualcosa che prima è stato di un altro, un passaggio di esperienze e di visioni, di mente in mente, perché vengano perpetuate nell’animo umano. E’ così facendo che dalla ricerca incredibilmente personale e soggettiva, l’opera di Coser sfocia nell’universale, dandoci modo di scavare all’interno della nostra psiche per scoprire che sono proprio i diversi modi di vivere l’esperienza umana ad accomunarci.
Nato a Trento nel 1965, Luca Coser manifesta uno spiccato interesse nella creazione artistica fin dal principio. Nel 1983, a diciotto anni, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ma si diplomerà in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1999. Fra il 1984 e il 1999 partecipa a numerose esposizioni collettive sul territorio italiano ed europeo (in special modo Innsbruck) in gallerie e fiere. Nel 2000 espone i suoi lavori in una mostra personale presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, riscuotendo un notevole successo. Nello stesso anno diventa responsabile della collana artistica della casa editrice Nicolodi. Tra in 1997 ed il 2001 lavora come assistente alla cattedra di Anatomia Artistica presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo. Mentre fra il 2001 ed il 2001 insegna presso l’Accademia di Design di Bolzano.
Cartavetra
Via Maggio 64
50125 Florence, Italy