Il titolo della mostra trae la sua origine dalla seconda pellicola de La Trilogia della Strada di Wim Wenders. Il regista tedesco presenta il viaggio come mezzo di ricerca per una costruzione identitaria individuale, mostrando moltitudini di cambiamenti tra la partenza e l’arrivo, proprio come Coser e Giuntini che servendosi di stratificazioni sulla superficie pittorica scoprono e riscoprono scenari e prospettive differenti in un’unica cornice, mettendo in evidenza l’essenzialità di ogni parte del processo per la restituzione finale dell’opera.
L’intero percorso espositivo è costellato di opere pittoriche che svelano più livelli interni che da un lato sottolineano la sintonia tra i due artisti, e dall’altro ne esaltano le differenze.
Entrambi gli artisti offrono una visione che si perde tra meraviglia e stupore, sconfinando nello straordinario, riportando però il fruitore a una riflessione intima e universale: tutto è uno. Fissando l’insovvertibile realtà che ci alimenta grazie alla somma delle nostre stratificazioni interiori.
Luca Coser (Trento, 1965) è artista e docente di ruolo di Disegno all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha tenuto la sua prima esposizione collettiva significativa nel 1985, a cura di Danilo Eccher, e la sua prima esposizione personale nel 1989 negli spazi della galleria Ponte Pietra di Verona, a cura di Luigi Meneghelli. Da allora ha esposto in numerose gallerie pubbliche e private in Italia e all'estero, presentato da autorevoli critici e curatori del mondo artistico. Recentemente ha collaborato con il brand internazionale Valentino, per la realizzazione di un capo Haute Couture, e la fondazione VAF Stiftung pubblicherà a ottobre 2022 una monografia che analizza e documenta trent’anni del suo lavoro.
Matteo Giuntini è nato a Livorno, in Toscana, nel 1977. Vive e lavora tra Roma e Livorno. Il suo percorso professionale inizia nel 2005 a Firenze, da cui si susseguono numerose collettive e personali in gallerie e spazi pubblici sia in Italia che all’estero. Negli anni collabora con case editrici, agenzie pubblicitarie, case discografiche, aziende e case di moda, come nel caso di Poste Italiane dove nel 2014 realizza lo storico calendario distribuito in 500.000 copie in tutta Italia, e tre anni dopo, la casa di moda Valentino lo incarica di dipingere soggetti che verranno utilizzati per la propria collezione. Tra il 2016 ed il 2019 partecipa a residenze estere e nazionali, per ultima quella del 2019 presso il Museo Macro di Roma all’interno del progetto “Studio su Bosch”. I suoi lavori Entrano a far parte di molte collezioni private e publiche. Tra le mostre pubbliche si segnala lo GNAM (Galleria nazionale d’Arte Moderna) di Roma, Museo Civico di Crema, Macro Museo di Roma.
Cartavetra
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